Quali sono le 4 situazioni in cui è utile e necessario utilizzare le dighe flessibili, chiamate anche rubberdams?

La scelta delle dighe flessibili si è andata sempre più diffondendo, negli ultimi cinquant’anni, da quando il progresso tecnologico ha messo a punto materiali ad alte prestazioni chimico-fisiche-meccaniche.

Vengono realizzate a vari scopi:

  • per la produzione di energia idroelettrica, anche per sfruttare corsi d’acqua in cui non esiste salto naturale sufficiente al funzionamento delle turbine
  • per creare prese laterali e/o dervazioni
  • per aumentare la disponibilità di acqua nei canali di irrigazione come sul Canale Cavour
  • per impedire la risalita di acqua di mare nel corso di fiumi
  • per creare barriere antiesondazione un esempio è la protezione che abbiamo realizzato a Codigoro sul Po di Volano 

Perchè sceglierle? Non possono confrontarsi con gli sbarramenti fissi in calcestruzzo che rispondono ad esigenze tradizionali di bacinizzazione, ma diventano utili, necessarie se non indispensabili, quando si presentano soprattutto queste 4 situazioni:

  1. quando è necessaria un’ampia regolazione del corso d’acqua
  2. quando il corso d’acqua è soggetto a piene 
  3. quando il corso d’acqua ha carattere torrentizio, come la diga di tipo Hard top che abbiamo realizzato sull’Agogna
  4. quando nel corso d’acqua esiste un significativo trasporto di corpi di fondo e/o materiale galleggiante, come quella che abbiamo realizzato in Cile
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